Esofago di Barrett

L’esofago di Barrett è una condizione pre-cancerosa che riguarda il rivestimento dell’esofago, il viscere che consente il transito dei cibi solidi e liquidi dalla bocca allo stomaco.

Avere il Barrett non vuol dire avere un tumore ma è un campanello d’allarme che ci consiglia un attento controllo del nostro esofago. E’ una patologia non molto frequente e per questo non tutti i medici hanno la sufficiente esperienza per il riconoscimento tempestivo delle prime trasformazioni in senso neoplastico e la cura più adeguata.

Per questo è molto importante rivolgersi a Centri specializzati, dove troviamo la sufficiente esperienza medica ed una strumentazione adeguata per la diagnosi e terapia delle varie forme di Barrett.

I Centri debbono essere dotati di strumentazione ad alta definizione con possibilità di ingrandire l’immagine fino a 150 volte e a contrastarla con filtri elettronici per rivelare le minime alterazioni della mucosa. Debbono inoltre garantire una screening oncologico completo e la possibilità di sottorporre il paziente a tutte le opzioni terapeutiche oggi proponibili.


Perché si sviluppa questa patologia?

L’acido presente nello stomaco refluisce verso l’esofago provocando dei danni al rivestimento dell’esofago.

Numerosi pazienti soffrono di una condizione chiamata Malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE).  Questa è una malattia in cui l’acido normalmente presente nello stomaco può causare lesioni alla mucosa esofagea, producendo sintomi come il “bruciore” di stomaco, rigurgito, e dolore toracico. In alcuni pazienti con MRGE, le cellule normali dell’esofago vengono danneggiate. Nel corso del tempo, questi danni possono causare un’infiammazione cronica e cambiamenti genetici che inducono le cellule a divenire alterate. Il tessuto di rivestimento superficiale dell’esofago assume un aspetto diverso e microscopicamente non è più il normale tessuto di rivestimento dell’esofago, ma diventa piuttosto tessuto intestinale. Questa trasformazione viene chiamata “metaplasia intestinale” o esofago di Barrett.


Come viene diagnosticato l’esofago di Barrett?

Per la corretta diagnosi di esofago di Barrett è necessario che il paziente venga sottoposto ad una Esofagogastroduodenoscopia con biopsie, con strumenti endoscopici ad alta definizione, con colorazione elettronica dell’immagine per esaltare le alterazioni della mucosa e con possibilità di ingrandire le lesioni per definire il pitt pattern della superficie e identificare con sicurezza i vari gradi di alterazione mucosa (vedi sotto)
L’endoscopia è una procedura non chirurgica e viene eseguita utilizzando la sedazione cosciente o profonda.

Il tessuto dell’esofago di Barrett appare nelle immagini endoscopiche di un colore diverso, che indica dove eseguire  la biopsia del tessuto per la valutazione anatomo-patologica (microscopica).
Il riscontro di cellule intestinali nell’esofago (metaplasia intestinale) conferma la diagnosi di esofago di Barrett.


Quali sono i differenti tipi di esofago di Barrett?

Esistono diversi tipi o “gradi” di esofago di Barrett che possono essere diagnosticati dalle biopsie. Questi “gradi” comprendono: la metaplasia intestinale (IM) senza displasia, la metaplasia intestinale con displasia di basso grado, e la metaplasia intestinale con displasia di alto grado. Il termine “displasia” si riferisce ad anomalie intrinseche di un tessuto o di una cellula che lo rendono più simile alle forme tumorali.

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Metaplasia intestinale (IM)

Le cellule dei tessuti hanno cominciato a modificarsi geneticamente e il tessuto è più simile a quello del rivestimento intestinale rosso piuttosto che al normale  esofago. In questa fase, una persona ha già l’esofago di Barrett, ma non ha sviluppato displasia.

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Displasia di basso grado (LGD-IM)

Meno del 50% delle cellule sono anomale ed hanno iniziato a cambiare in termini di dimensioni, forma o organizzazione.  E’ inoltre possibile riscontrare un aumento della velocità di crescita. Le cellule sono contenute all’interno del tessuto di rivestimento superficiale dell’esofago e non si sono diffuse in altre zone.

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Displasia di alto grado (HGD IM)

Come per la LGD, le cellule anormali risiedono all’interno del rivestimento dell’esofago. Ma le anomalie sono presenti in oltre il 50% di queste cellule e si riscontra un aumento ancora maggiore del tasso di crescita anormale e della organizzazione cellulare.

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Adenocarcinoma (cancro esofageo)

Questa condizione avviene quando le cellule anormali hanno un tasso di crescita rapida e incontrollata. Le cellule invadono anche gli strati più profondi del vostro esofago e possono diffondersi altrove. Esistono quattro stadi di tumore dell’esofago differenti in base alla profondità di invasione delle cellule neoplastiche nella parete esofagea.

 


Come viene trattato l’esofago di Barrett?

Sorveglianza

Le diverse società mediche mondiali raccomandano che i pazienti con esofago di Barrett siano sottoposti a una Esofagogastroduodenoscopia  (EGDS) con biopsie a intervalli regolari per il resto della loro vita.

La cadenza dei controlli endoscopici dipende dal grado di esofago di Barrett:

  • metaplasia intestinale (IM senza displasia) = EGDS con biopsie ogni 3 anni
  • displasia di basso grado = EGDS con biopsie ogni 6-12 mesi
  • displasia di alto grado= sorveglianza endoscopica ogni 3 mesi, (oppure altra decisione terapeutica immediata)

Poiché l’esofago di Barrett è una malattia senza sintomi è molto importante seguirne  con una rigorosa continuità l’eventuale evoluzione verso quadri patologici più severi che, pur essendo rari, esistono.


Opzioni terapeutiche

Oltre alle strategie di sorveglianza endoscopica per l’esofago di Barrett, vi sono altre opzioni terapeutiche in grado di eliminare completamente il “tessuto” di Barrett, purchè le alterazioni non abbiano raggiunto lo strato sottomucoso.

Si può distruggere il tessuto mediante onde a radiofrequenza o asportando lo strato mucoso più interno dell’esofago mediante microbisturi elettrici. Se però la lesione ha superato lo strato mucoso ed è penetrata nella sottomucosa o nella muscolare bisogna ricorrere all’asportazione chirurgica dell’esofago


Trattamento mediante ablazione con radiofrequenza

L’“ablazione”(o coagulazione) è una tecnica in cui il tessuto viene riscaldato fino a quando non è più vitale. La tecnologia di ablazione a radiofrequenza è un tipo molto specifico di ablazione, in cui viene erogata l’energia termica in modo molto preciso e controllato.
Il “tessuto” dell’ esofago di Barrett è molto sottile (pochi micron) ed è quindi un buon candidato per la rimozione con energia ablativa a radiofrequenza.


Trattamento mediante mucosectomia

Per mucosectomia endoscopica s’intende la rimozione completa dello strato mucoso gastro-intestinale, comprendente la mucosa, la muscolaris mucosae e talora la parte più interna della sottomucosa. E’ una tecnica indicata per tumori benigni e per i tumori maligni allo stadio precoce (carcinomi intraepiteliali ed intramucosi). La mucosectomia, nella qualità di macro-biopsia, fornisce inoltre la possibilità di eseguire una corretta diagnosi istologica.


 

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