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Diverticolo di Zenker: caso clinico

Tra le manifestazioni diverticolari a carico dell’esofago il diverticolo faringo-esofageo di Zenker è certamente il più frequente, anche se esso rappresenta comunque una patologia di relativamente raro riscontro, con un’incidenza compresa tra 0,01% e 0,11% e una predominanza del sesso maschile. Esso si configura come il classico paradigma di diverticolo...

La dieta post sezione diverticolo di Zenker

La dieta post sezione diverticolo di Zenker

Ricordarsi che a fine procedura rimane una ferita nell’esofago cervicale che pur non procurandovi dolore è pur sempre una ferita aperta che può lacerarsi. Per questo nei primi giorni dieta semiliquida, latte o caffè-latte , the, succo di mela, minestra o passati di verdura, semolino, brodo uovo alla coque o...

La sezione endoscopica del diverticolo di Zenker

La sezione dello sperone diverticolare con endoscopio flessibile proposta nel 1995 da due diversi gruppi di ricerca, è una metodica che si sta affiancando ed in parte sostituendo sempre più alla chirurgia aperta o alla sezione-sutura con suturatrice meccanica in endoscopia rigida. Rispetto alla chirurgia numerosi sono i vantaggi della...

Protesi

Alcune malattie, come infiammazioni o tumori, possono causare un restringimento (stenosi) dell’esofago che impedisce il passaggio del cibo dalla bocca allo stomaco. Per consentire al paziente di alimentarsi normalmente si cerca di dilatare queste stenosi ponendovi all’interno particolari tubi di metallo o plastica detti protesi. Per protesi esofagea si intende...

RFA – radiofrequenza

In casi selezionati viene eseguita l’ablazione con radiofrequenza (RFA) dell’esofago di Barrett. Tale metodica (introdotta negli USA dal 2005) ha dimostrato di essere sicura ed efficace. L’energia a radiofrequenza (onde radio) emessa tramite un catetere a palloncino inserito sotto visione endoscopica nell’esofago rimuove il tessuto malato che poi verrà sostituito...

Zoom – videoendoscopi

Videoendoscopi Olympus Zoom Grazie alla capacità di ingrandire le immagini di 150 volte consentono di osservare l’architettura ghiandolare della superficie intestinale dalla quale eventualmente prelevare delle biopsie “mirate” per l’esame istologico nelle sedi ritenute più sospette.  

Sedazione durante le procedure

Sedazione profonda Tutti gli esami vengono eseguiti in “sedazione profonda” con propofol: il paziente dorme (non viene intubato). non sente nulla e si risveglia alla fine dell’intervento senza nessun disturbo, neppure nausea o vomito. Questo tipo di sedazione è sempre eseguita da un medico anestesista unica figura professionale autorizzata e...