La sezione endoscopica del diverticolo di Zenker

La sezione dello sperone diverticolare con endoscopio flessibile proposta nel 1995 da due diversi gruppi di ricerca, è una metodica che si sta affiancando ed in parte sostituendo sempre più alla chirurgia aperta o alla sezione-sutura con suturatrice meccanica in endoscopia rigida.


Rispetto alla chirurgia numerosi sono i vantaggi della procedura: si esegue in ambulatorio endoscopico, non richiede anestesia generale, nè iperestensione del collo, ambedue manovre che possono essere di difficile applicazione nei pazienti anziani, nei quali più di frequente compare il diverticolo.

La chirurgia inoltre anche in mani esperte è gravata da una incidenza di complicanze, (tra le più gravi ricordiamo la lesione del nervo ricorrente con perdita della voce o la fistola esofagea) superiore a quella dell’intervento endoscopico (morbidità dell’ 11% vs 1,5%).

A fronte di tali vantaggi il trattamento con endoscopio flessibile può richiedere però più sedute per completare il taglio dello sperone ed ottenere un significativo miglioramento della sintomatologia

Il successo della procedura endoscopica arriva all’84-100%  se si considera solo il miglioramento della disfagia, ma scende al 56% se si considerano anche gli altri segni meno importanti:rigurgito e inalazione.

Con l’ottica di migliorare questi risultati, peraltro buoni, facilitando ancor più lo svuotamento del sacco diverticolare ed ottenere un miglioramento più rapido della sintomatologia non solo disfagica, il dott. Battaglia ha messo a punto una modifica della tecnica originale: vengono praticati due tagli paralleli sul setto e asportato il tessuto tra loro compreso, così il passaggio del cibo in esofago è ulteriormente facilitato.

Già sui primi 21 pazienti operati nel 2013 e nel 2014, tutti con follow-up  a 12 mesi,  il tasso di successo globale è stato dell’85.7% (18 pazienti su 21), il tasso di successi in relazione al solo trattamento della disfagia è stato del 95.2% (20 pazienti su 21). Il tasso di miglioramento è stato del 100%, il tasso di fallimento dello 0%. Fino alla data odierna due  pazienti (9,5%)  hanno avuto la necessità di sottoporsi ad un secondo trattamento, ed uno, con gravi alterazioni motorie dell’esofago, ad un terzo (4,7%) Non sono state evidenziate correlazioni tra età del paziente, dimensioni del diverticolo ed il successo del trattamento.

I dati dei successivi 126 pazienti trattati con un adeguato follow hanno confermato questi dati.



 

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