La sedo-analgesia per esame endoscopico

PROTOCOLLO INFORMATIVO:
LA SEDO-ANALGESIA PER L’ESAME ENDOSCOPICO

INFORMAZIONI PER L’UTENTE

Cos’è la sedazione?
Si definisce sedazione una depressione dello stato di coscienza indotta farmacologicamente.

La sedazione consente di ridurre o abolire lo stato d’ansia, diminuire la memoria dell’evento e facilitare l’esecuzione dell’esame.

I livelli di sedazione sono tre:

  • sedazione lieve o ansiolisi,
  • sedazione moderata o cosciente,
  • sedazione profonda.

La maggior parte degli esami endoscopici vengono effettuati in sedazione cosciente.
Durante questa fase il paziente è leggermente addormentato, ma è in grado di rispondere agli stimoli verbali o tattili.

Gli esami endoscopici indaginosi o di lunga durata vengono al contrario effettuati in sedazione profonda, allo scopo di ridurre il disagio del paziente e facilitare l’esecuzione dell’esame.
A questo livello di sedazione il paziente non è facilmente risvegliabile ma può rispondere a stimoli tattili ripetuti o alla stimolazione dolorosa.
L’attività respiratoria autonoma è conservata anche se in alcuni casi può essere necessario ricorrere ad una assistenza respiratoria temporanea.

Il livello di sedazione viene generalmente titolato in base alle esigenze del paziente e dell’operatore in modo tale da essere sicuro, confortevole per il paziente e tale da rendere tecnicamente agevole la procedura endoscopica.

La risposta alla sedazione è individuale, per la stessa procedura ogni paziente può richiedere un diverso livello di sedazione.


Come si ottiene la sedazione?
La scelta dei sedativi è operatore dipendente e si basa sul concetto di massimizzare il conforto del paziente e diminuire i rischi.
I farmaci più comunemente utilizzati per la sedazione sono:

  • le benzodiazepine, farmaci sedativi con proprietà amnesiche tra cui i più usati sono il midazolam e il diazepam;
  • il propofol, agente ipnotico di durata ultra-breve con proprietà sedative, amnesiche e ipnotiche;
  • gli analgesici oppioidi, di cui il più utilizzato è la meperidina.

Questi farmaci vengono somministrati per via endovenosa da soli o in associazione in piccole dosi frazionate o in infusione continua (propofol) sino al raggiungimento del livello di sedazione desiderata.

Per ridurre la risposta a stimoli tattili o in caso di procedure dolorose, ai farmaci con effetto sedativo o ipnotico si possono associare o un’anestesia topica del cavo orale e del faringe, ottenibile con un anestetico sotto forma di spray o un farmaco analgesico per via endovenosa (oppioide); in questo caso si definisce la procedura anestesiologica come sedo-analgesia.

Tutte le procedure in sedazione vengono eseguite sotto costante monitoraggio delle funzioni cardiovascolari e respiratorie del paziente.


Perché viene fatta?
Gli obiettivi della sedazione in endoscopia sono quelli di ridurre l’ansia e rendere meno fastidioso l’esame. La sedazione oltre a migliorare la collaborazione del paziente (soprattutto se è refrattario a sottoporsi all’indagine) offre maggiori garanzie di una più facile e accurata esecuzione della procedura endoscopica.


Quali sono le complicanze?
La sedazione può essere gravata, come qualsiasi atto medico, da rare complicanze quali:

  • reazioni allergiche;
  • broncospasmo da inalazione;
  • problemi cardiovascolari e respiratori

Raramente queste complicanze possono risultare pericolose per la vita.


Qual è l’alternativa?
Eseguire l’esame endoscopico senza alcuna sedazione.


Preparazione e valutazione prima della procedura
È raccomandato il digiuno dai cibi solidi e liquidi (latte, succhi di frutta) da almeno 6 ore e dai liquidi chiari (acqua, tè, camomilla), da almeno 2 ore.
Tutte le procedure endoscopiche in sedazione sono precedute dalla valutazione anestesiologica finalizzata a determinare i fattori di rischio.

Durante la visita, l’Anestesista valuta la presenza di patologie preesistenti, di alterazioni nell’attività respiratoria (russamento, apnee notturne), di eventuali allergie a farmaci o alimenti, di reazioni avverse a sedativi o anestetici e si accerta siano state rispettate le regole del digiuno.


Endoscopie senza sedazione
In pazienti selezionati, alcune procedure endoscopiche, esofago-gastro-duodenoscopia (EGDS) o colonscopia, possono essere effettuate senza sedazione.

Per facilitare l’introduzione dello strumento nelle vie digerenti superiori, viene usata l’anestesia topica del cavo orale e faringe con un anestetico locale sotto forma di spray.


PRECAUZIONI DA OSSERVARE DOPO LA SEDAZIONE

L’utente dovrà astenersi dalla guida di autoveicoli e dall’impiego di macchinari potenzialmente pericolosi, nonché dall’eseguire lavori impegnativi o prendere decisioni legali nelle 24 ore successive all’esame endoscopico e potrà lasciare l’ambulatorio solo se accompagnato.


 

Potrebbero interessarti anche...