Anatomia funzionale dello stomaco

Lo stomaco (dal greco antico στόμαχος ) è un organo dell’apparato digerente deputato alla seconda fase della digestione, quella successiva alla masticazione.

Dal punto di vista anatomofunzionale lo stomaco può essere suddiviso in cinque differenti distretti:

  • cardias,
  • fondo,
  • corpo,
  • antro
  • e piloro:


Il cardias, la zona di passaggio dall’esofago allo stomaco, funziona da valvola ed impedisce il reflusso del contenuto gastrico verso l’esofago.

A livello della zona di transizione tra il fondo e il corpo, sulla grande curvatura, risiede il pacemaker gastrico, cioè il punto che regola la contrazione delle fibre muscolari di tutto l’organo.

Il corpo, che rappresenta la porzione più estesa dello stomaco, è responsabile della secrezione della maggior parte di acido cloridrico (HCl), mentre l’antro, la porzione distale, provvede all’organizzazione del contenuto gastrico e alla sua spinta verso il duodeno ed è la sede delle cellule G che producono gastrina.

Infine, il piloro costituisce una valvola muscolare, muco-secernente, che regola il passaggio del chimo dallo stomaco nel duodeno.

La mucosa gastrica, responsabile dell’attività esocrina ed endocrina dello stomaco, è costituita da un epitelio di tipo colonnare e dalle ghiandole tubulari gastriche.

Le ghiandole tubulari gastriche formate da tipi cellulari con funzione secretoria diversa, a seconda della regione gastrica in cui sono localizzate:

  • le cellule parietali delle ghiandole ossintiche secernono HCl, essenziale per la digestione delle proteine, l’assorbimento di ferro e calcio e la disinfezione dei batteri introdotti con gli alimenti. Un ulteriore prodotto della loro secrezione è rappresentato dal fattore intrinseco, indispensabile per l’assorbimento ileale della vitamina B 12 .
  • le cellule principali, invece, secernono pepsinogeno, un proenzima che viene convertito nella sua forma proteoliticamente attiva, la pepsina, dall’HCl o da molecole di pepsina preformate. La secrezione di HCl avviene attraverso un meccanismo attivo di scambio di ioni H + /K + operato dalla pompa protonica, localizzata sulla membrana apicale delle cellule parietali. Questo meccanismo viene attivato soprattutto dalla gastrina. I farmaci che assumiamo “per il reflusso o il brucore di stomaco” ,  quali omeprazolo, lansoprazolo, rabeprazolo, pantoprazolo ed esomeprazolo, più potenti, si chiamano inibitori della pompa protonica (PPI, Proton Pump Inhibitor), perchè inducono il blocco del meccanismo finale di pompa.

La barriera gastrica rappresenta l’insieme di quei meccanismi che contribuiscono alla difesa e al mantenimento dell’integrità della mucosa dello stomaco impedendo la digestione da parte dell’acido cloridrico secreto.  Il muco, che ricopre la parete gastrica, è prodotto dalle cellule epiteliali e dalle cellule mucipare ed è costituito per il 95% da acqua e per il 5% da glicoproteine. Svolge la sua funzione protettiva creando uno strato continuo di gel contenente bicarbonato (rilasciato dalle cellule epiteliali) che neutralizza gli ioni H + , mantenendo un pH neutro. L’effetto gastrolesivo dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) è dovuto al blocco della produzione di muco che questi producono.

Al mantenimento della barriera gastrica concorrono le giunzioni strette che uniscono le cellule epiteliali e che ostacolano la retrodiffusione degli H + , la rigenerazione continua dell’epitelio e il flusso sanguigno che ne garantisce l’adeguata ossigenazione.

La vascolarizzazione dello stomaco è costituita da una fitta rete arteriosa che origina dai rami del tronco celiaco. La ricchezza di anastomosi di questi rami, fra di loro e con l’arteria splenica, l’arteria epatica e l’arteria mesenterica superiore, spiega la possibile severità degli eventi emorragici in corso di ulcera peptica e gastrite emorragica e, per contro, la rarità con cui si verificano eventi ischemici a carico dello stomaco.

Per quanto riguarda l’innervazione dello stomaco va detto che lo stomaco è innervato dal sistema nervoso parasimpatico (nervo vago), deputato alla stimolazione della secrezione di HCl e gastrina e al controllo della motilità gastrica, e dal sistema nervoso simpatico (nervi splancnici che originano dal ganglio celiaco) che coordina le funzioni inibitorie, secretive e motorie. L’attività motoria gastrica è notevolmente influenzata da stimoli neurali e ormonali provenienti da regioni intestinali anche lontane; la distensione meccanica di duodeno o colon e la presenza di acido, lipidi e proteine nel duodeno inducono un rilasciamento del fondo gastrico e inibiscono la motilità antrale.



 

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