Anelli esofagei

Definizione
anelli concentrici, lisci, sottili (3-5 mm) dati da una protrusione dei normali tessuti esofagei (con mucosa, sottomucosa e muscularis propria) all’interno del lume.

Solitamente presenti nell’esofago distale. Possono essere congeniti oppure come esito cicatriziale dopo ingestione di caustici.

Tipo A: anello muscolare dell’esofago inferiore; è raro e costituito da un ispessimento omogeneo del muscolo circolare liscio con sovrastante mucosa squamosa regolare, di solito entro 1,5 centimetri dalla giunzione squamocolonnare. Sono generalmente asintomatici. (Am J Gastroenterol 2000;95:43)
Tipo B: anello mucoso dell’esofago inferiore (anello di Schatzki) è presente nel  5% delle persone con esofago normale. La superficie superiore è rivestita da epitelio squamoso stratificato mentre solitamente la superficie inferiore è rivestita da epitelio di tipo colonnare; l’anello contiene tessuto connettivo e fibre della muscolaris mucosae. E’ situato prossimalmente alla giunzione squamocolonnare  sul margine superiore di una ernia iatale;


Sintomi

possono riscontrarsi bolo carneo (arresto o  blocco del passaggio del cibo) (“steakhouse syndrome o sindrome della bistecca”, Surg Endosc 1989;3:195), “sincope da deglutizione ” (Dysphagia 2005;20:273), ed un ridotto rischio di insorgenza di esofago di Barrett (Dig Dis Sci 2004;49:770). Inizialmente descritto come una membrana simmetrica, con restringimento a livello della giunzione gastroesofagea associata ad una piccola ernia iatale da scivolamento  (Amer J Roentgenol 1953;70:911).

Trattamento: dilatazione endoscopica meccanica, follow-up per aumento del rischio di tumore esofageo.

Tipo C: sono rari; sono da riferirsi ad aspetti riscontrati all’esame radiologico e sono prevalentemente dati dall’impronta del diaframma. Solitamente sono asintomatici.

Trattamento: dilatazione endoscopica, terapia chirurgica antireflusso o terapia medica continuativa (Ann Thorac Surg 1984;37:103)


 

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